lunedì 28 gennaio 2019



La cinta spagnola

La costruzione del poderoso muraglione e dei due bastioni che lo affiancano fu  ordinata nell’aprile del 1529 da Ettore Pignatelli, viceré del Regno di Sicilia. Le direttive del viceré pianificarono il cantiere sin nei dettagli. A costruire il bastione tondo di S. Maria sarebbe stato il capomastro Simone Messina, che avrebbe anche provveduto ad innalzare metà del lungo muraglione impiegando 9 operai specializzati e 22 manovali. Il capomastro Carlo Florio, con lo stesso numero di operai, avrebbe invece costruito l’altra metà del muro ed il possente bastione delle Isole.

Tutte le opere, compresi i tratti di mura che dai due bastioni giungono sino alla fonderia ed alla chiesa dell’Annunziata, furono progettate dall’ingegnere militare Pietro Antonio Tomasello da Padova, al servizio dell’imperatore Carlo V sin dal 1523.
 
 
La cortina muraria del Cinquecento in una foto scattata dalle alture del bastione di S. Maria. In fondo, il bastione delle Isole, preceduto al centro dal rivellino di S. Giovanni, quest’ultimo costruito nel Seicento
   


Un documento del 12 ottobre 1529 descrive un’attività già avviata, ma non frenetica, con gli scavi di fondazione (“fossati”) dei due bastioni già eseguiti, ma con le fondamenta non ancora avviate e dunque col rischio concreto che i fossati potessero riempirsi d’acqua. Ad essere avviate furono invece le fondamenta di una porzione del muraglione compreso tra i due bastioni. Tale muraglione nel febbraio 1532 risultava compiuto solo per un terzo della sua lunghezza (80 metri su 240).

Gli scavi preliminari alla costruzione delle fondamenta furono affidati a 24 manovali affiancati alle squadre dirette dai capimastri Messina e Florio, cui si aggiunsero anche due coppie di maestri intagliatori che avrebbero dovuto scolpire le decorazioni in pietra. Tra queste, il robusto cordone che delimita la bocca inferiore di ciascuno dei 55 condotti obliqui (“gettapietre”) destinati ad offendere il nemico con la caduta di sassi introdotti dalla bocca superiore degli stessi condotti.

I lavori terminarono intorno al 1537. Un secolo dopo, due fortificazioni avanzate (“rivellini”) avrebbero potenziato le difese del possente muraglione, già protetto da un fossato secco (attraversabile grazie ad un ponte levatoio) e dai cannoni dei due attigui bastioni.
 



 
 

 



 



 
La cortina muraria del Cinquecento in una foto scattata intorno al 1925 sulle alture del bastione delle Isole (archivio dott. G. Bucca)






 
La cortina muraria ed i bastioni di S. Maria e delle Isole in un disegno dell’ingegnere militare Tiburzio Spannocchi (1578)